Non ti ricordi, quel mese d'Aprile,
quel lungo treno che andava al confine;
che trasportava migliaia di alpini:
- Su, su correte è l'ora di partir! -
Dopo tre giorni di strada ferrata
ed altri due di lungo cammino
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar.
Non più coperte, lenzuola, cuscini;
non più lebbrezza dei tuoi caldi baci
solo si sentono gli uccelli rapaci,
la tormenta e il rombo del cannon.
Alla mattina il tenente fa la sveglia,
il capitano raduna i plotoni,
e sulle cime degli alti burroni
là tutti insieme fucile sparò!
Se avete fame guardate lontano,
se avete sete la tazza alla mano;
se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.
E più di dieci ne ho visto cadere
e più di cento ne ho visto scappare;
là si sentivano, sentivan gridare:
- Su, su rendiamoci, se siam prigionier